Chicago PD – Recensione 4×10/4×11

E dopo il crossover che ha ufficialmente aperto la stagione telefilmica del 2017, eccomi qui a commentare gli ultimi due episodi andati in onda che hanno visto dei colpi di scena che non mi sarei aspettata. Parto subito dicendo che l’uscita di scena – spero temporanea – di Ruzek mi ha spiazzata, com’è possibile che lo facciano andare sotto copertura da un giorno all’altro senza nemmeno fargli dire un “Ciao squadra, vado a raccimolare extra money?” soprattutto dopo l’abbandono di Antonio la cui assenza pesa e si fa sentire tanto? Io proprio non li capirò mai gli autori. Kim Burgess ha dimostrato già nel crossover di aver la stoffa per stare ai piani alti e in questi due episodi, soprattutto nel 4×11, ha dimostrato a Voight e Alvin che lei ce la può fare, che lei il posto nell’Intelligence se l’è guadagnato e nonostante debba ancora imparare tanto e la strada che si spiana davanti a lei non sarà sempre diritta è una ragazza che ci mette il cuore in quello che fa e quindi andrà lontano. Mi ha sorpresa l’atteggiamento che Alvin ha dimostrato nei
confronti di Burgess, non avrei pensato che potesse essere maschilista..ma che gli è preso? Meno male che più avanti non l’ha più trattata con sufficienza. La new entry di questa stagione, che sinceramente pensavo sostituisse Antonio e non Ruzek, è Jack di Revenge Kenny Rixton il quale ancora non sono riuscita ad inquadrare sebbene si sia reso utile e simpatico, in due soli episodi, più di quanto abbia mai fatto Atwater in quattro stagioni. Staremo a vedere nei prossimi episodi, intanto a pelle mi sta simpatico!

La storyline, però, che risulta essere il collante di questi due episodi è sicuramente quella di Erin, Jay e Voight. Erin finalmente ha l’opportunità di conoscere il padre e l’uomo sembra essere una persona per bene nonostante sia stato messo all’angolo dall’adorabile Bonny la quale però ha provveduto, nel corso degli anni, di mandare regolarmente – come se fosse una bolletta della luce – delle foto di Erin. Tutto molto bello fino a quando la vena investigativa di Jay non si mette in mezzo. Sinceramente inizialmente ho storto il naso però pensandoci non c’è da biasimarlo per ilg esto che ha fatto, Jay ci è sempre stato presentato come un personaggio che non si ferma all’apparenza o alla prime impressione che una persona gli fa. Jay è un personaggio che ci tiene alle persone che ama, che non vuole vederle soffrire e i suoi gesti di sicuro non sono mirati a distruggere un qualcosa, ma piuttosto a cercare di creare un qualcosa di durevole nel tempo. Questo è quello che mi ha trasmesso e la sfuriata di Erin la posso capire fino ad un certo punto, non le do tutta la ragione. Dispiace comunque che Jay avesse ragione e che Jimmy, effettivamente, non sia padre di Erin e per quanto voglia dare la colpa a Bonny di tutto ciò, purtroppo la donna mi è sembrata scioccata quanto la figlia nello scoprire la verità; poteva comunque risparmiarsi il viaggio al Distretto 21 per dar la colpa a Voight di tutto ciò..ma ci lascia nuovamente con una pulce nell’orecchio, anche se questo dubbio ce l’ho da tanto.. che sia Hank il padre di Erin? #WeWish

Magistrale l’interpretazione della Bush che ancora una volta spacca lo schermo, soprattutto quando ha il confronto con la madre con la quale non ha un bel rapporto – e vorrei ben vedere! La scena finale con questa amica che le consiglia di andare via non mi è piaciuta.. ci manca solamente che se ne va pure Erin e allora dai mi propongo io nell’Intelligence. Posso capire che la sua situazione non sia delle più rosee ma non è nemmeno il caso di abbandonare tutto così di punto in bianco, speriamo che questo suo pensiero se ne vada non appena veda gli addominali di quel bel manzo di Jay!

Vi alscio con il promo del prossimo episodio

Jesse Lee Soffer Italian Fans
Patrick John Flueger Italia 
Jay Halstead & Will Halstead – Chicago PD & Chicago Med
Chicago Fire, Med, PD & Justice Italia

About ManuMa

Amante di libri, musica, cinema e serie tv (altrimenti non sarei qua!). Ho perso il conto di quante serie tv guardi, ho iniziato ad appassionarmi grazie a Prison break e successivamente Chuck, e da quando guardo le serie in contemporanea con gli States ho trascorso tanto di quel tempo al pc che potrei essere diventata un tutt'uno con esso. Prediligo le serie comedy, drama e fantasy che dire? La mia età non la rivelo ahah

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